Storia della Fotografia di Architettura
Da Daguerre a Baldus, a Moholy-Nagy, a Basilico, da Viollet-le-Duc a Mies van der Rohe, a Le Corbusier, a Pagano, il primo bilancio ampio e articolato della storia dell’iconografia fotografica di architettura, dalle origini a oggi.
Il rapporto fra fotografia e architettura è antico quanto l’invenzione della fotografia stessa. È noto che la prima immagine ‘fotografica’ della storia, databile al 1826 o 1827, rappresentava proprio uno spazio architettonico: la veduta da una finestra della casa familiare di J.-N. Niépce. Nel corso del tempo tale rapporto è andato sviluppandosi e articolandosi e oggi gli architetti prediligono la fotografia per rappresentare tutte le fasi del processo di ideazione e realizzazione. Perseguendo una stretta interazione tra testo e immagini, Giovanni Fanelli ricostruisce l’evoluzione della fotografia di architettura a partire dalla sua concezione ottocentesca, tesa fra istanza documentaria e artistica, produzione amatoriale e proto-professionale, fino ad arrivare al ruolo primario che gioca ai nostri giorni.