Questo volume raccoglie le prime testimonianze teorico-musicali medievali, consegnate a due trattati tra loro complementari: il primo essenzialmente rivolto alla pratica, il secondo alla contemplazione. Gli autori si cimentano con un sistema musicale ancora fluido, da organizzare e disciplinare. Ubaldo, intento soprattutto a descrivere i sistemi acustici di riferimento e gli aspetti notazionali, viene costantemente in aiuto al lettore con esempi tratti dalla tradizione del canto liturgico. Reginone inserisce il fenomeno musicale in un più ampio quadro disciplinare e lo connota in senso storico, riallacciandosi alla tradizione teorica classica e tardo-antica.Va però precisato che la sua lettera altro non è che l'introduzione a un Tonario, ovvero un indice di brani liturgici ordinati in base al modo (riprodotto in notazione originale nel presente volume). Entrambi gli autori, pur così diversi, sono chiamati a svolgere un medesimo compito: tracciare le linee guida di una ars che, per trasformarsi, aveva bisogno di nuove regole.