The Navies of Rome
Sebbene si tenda a pensare all’Impero romano come a un’organizzazione principalmente terrestre, realizzata con la forza delle straordinarie legioni della fanteria, in realtà esso fu anche una potenza marittima, paragonabile all’Impero britannico del XVIII secolo. In termini puramente numerici, la marina di Roma fu la forza navale più imponente che sia mai esistita. Le flotte romane difesero le comunicazioni e i traffici commerciali, senza i quali non vi sarebbe stato sviluppo. Grazie alle sue navi, la "caput mundi" poté sfidare in combattimento nemici irraggiungibili ed espandere il suo potere in terre fino ad allora inaccessibili, diventando una potenza senza uguali nel Mediterraneo: possedeva basi nell’Europa occidentale, nell’Africa settentrionale e nel Medio Oriente, e nel momento di massimo splendore, contava decine di migliaia di marinai, fanti e artigiani che lavoravano al servizio di una flotta numericamente superiore a qualsiasi forza navale moderna. Eppure, questa parte così affascinante della storia di Roma non è stata oggetto di particolari approfondimenti.
Questo saggio segue la cronologia della nascita, della crescita e del declino delle forze navali di Roma e analizza il ruolo della guerra sul mare nella costruzione del primo grande impero europeo. Producendo prove archeologiche, iconografiche e documentali, l’autore presenta all’attenzione del lettore un oggetto di studio a lungo trascurato. The Navies of Rome è il primo testo che inquadra nella storia la marina di Roma come una forza armata indipendente.