The Many Faces of Ethiopian Art
L’Etiopia rivendica un posto di rilievo nella storia mondiale dell’arte proprio per le sue originalissime attività nel campo della pittura, scultura, musica, architettura, danza e teatro.
Con i suoi tremila anni di storia, la sua espressività si è concretizzata all’interno di un universo culturale che è in Africa ma non è dell’Africa, realizzando una rielaborazione di organizzazioni e strutture sociali, lingue e cosmologie, pratiche quotidiane e teologie talmente originale da rappresentare una compiuta alternativa ai processi di globalizzazione.
Questo volume tratta di costellazioni espressive e figurative del tutto peculiari, senza particolari concessioni né sguardi di complice intesa verso i processi artistici globali, dunque tratta di un’arte di difficile classificazione, un’arte dai molti volti.
I curatori del volume sono noti etiopisti: Stanislaw Chojnacki è storico dell’arte, Antonio L. Palmisano è antropologo culturale e Ariane C.H. Baghaï è islamista. Tutti hanno soggiornato per lunghi anni nel paese e sono autori di numerose pubblicazioni nei loro specifici campi di studio e di ricerca.