Immunitas

C'è un orizzonte di senso che, pur nella differenza dei linguaggi, unifica l'intera esperienza contemporanea: è il paradigma di «immunizzazione», il punto verso cui sembrano convergere le semantiche del diritto e della politica, della tecnologia e della medicina. Roberto Esposito indica un modo nuovo di fare filosofia come pratica radicalmente mondana.

Mai come in questo momento, connotato da una minaccia sempre piú pressante e diffusa, la richiesta di immunizzazione sembra caratterizzare tutti gli aspetti della nostra esistenza.
Quanto piú si sente esposta al rischio di infiltrazione e di contagio da parte di elementi estranei, tanto piú la vita dell'individuo e della società si chiude all'interno dei propri confini protettivi. Tuttavia, questa opzione immunitaria ha un prezzo assai alto: come il corpo individuale, anche quello collettivo può essere 'vaccinato' dal male che lo insidia soltanto attraverso la sua immissione preventiva e controllata. Ciò vuol dire che, per sfuggire alla presa della morte, la vita è costretta a incorporarne il principio. A sacrificare la 'forma' del vivente alla sua semplice sopravvivenza biologica. Ormai questo meccanismo dialettico tra conservazione e negazione della vita sembra pervenuto a un punto limite: al di là del quale si apre la drammatica alternativa tra un esito autodistruttivo e una possibilità ancora inedita che ha al centro un nuovo pensiero della comunità. In questo libro che intreccia il lessico giuridico e politico con quello teologico, antropologico e biologico, Roberto Esposito, già autore di Communitas, un saggio che ha profondamente influenzato il dibattito contemporaneo, indica un modo nuovo di fare filosofia come pratica radicalmente mondana.

Autore
Roberto Esposito
Anno di pubblicazione
2002
Traduzioni
Tradotto in:
English
Da:
Polity Press (2011)
Con il titolo:
Immunitas. The protection and negation of life
Tradotto in:
Slovenian
Da:
Beletrina (2014)
Con il titolo:
Immunitas
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