En Islam Iranien, vol. 4

L'École d'Ispahan - L'École shaykhie - Le Douzième Imâm

Nel quarto e ultimo volume di Nell’Islam iranico – la summa del suo pensiero filosofico, della sua ricerca e del suo lavoro di ermeneutica – Corbin ha finalmente modo di mostrare come in Iran si siano mantenute vive le più importanti correnti spirituali e filosofiche della tradizione esoterica shī-’ita, anche nei secoli che, in Occidente, corrispondono all’età moderna e contemporanea. Nella Isfahan capitale del nuovo impero safavide, a partire dal XVI secolo, lo shī-’ismo ha corso il rischio di divenire una religione addomesticata priva di originalità nelle sue scuole di pensiero. Personaggi come Qāzī Sa’īd Qommī e Mollā Sadrā Shīrāzī, tuttavia, non solo ne hanno mantenuto viva la forza spirituale, ma l’hanno rinnovata con opere e sistemi filosofici profondamente originali. Ancora più sentita ed empatica è la ricostruzione corbiniana della scuola shaykhī, che dal Settecento fino ad anni non troppo distanti dai nostri ha presentato grandi personaggi spirituali e rimesso al centro gli insegnamenti degli Imām duodecimani. Non a caso, il grande affresco dell’Iran shī’ita viene fatto terminare da Corbin con un capitolo dedicato al grande mistero, e principio di speranza, che nutre la coscienza religiosa shī’ita: l’attesa del Dodicesimo Imām, l’Imām che da secoli si è occultato per tornare nel tempo della resurrezione, ma che non ha mai cessato di apparire agli occhi e nel cuore di chi è in grado di vederlo, ancora. Il volume contiene l’indice analitico di tutti i quattro tomi.

Autore
Henry Corbin
Anno di pubblicazione
1991
Traduzioni
Tradotto in:
italiano
Da:
Mimesis (2020)
Con il titolo:
Nell'Islam iranico 4
Editori associati (tassonomia)