The Story of the Brain in 10 1/2 Cells
Il cervello è composto da più di cento miliardi di cellule cerebrali con le loro innumerevoli connessioni. A scuola viene insegnata la loro forma peculiare: un corpo centrale che contiene il nucleo, dei brevi filamenti, detti dendriti, e un lungo prolungamento, che si chiama assone e che connette la cellula con luoghi lontani.
Solo che non è così. O meglio, si tratta di una semplificazione didattica, che a sua volta ha una storia precisa, ben raccontata in questo libro. Il «neurone tipo» è un’astrazione, utile a capire come funzionano a grandi linee le cellule del nostro cervello, ma i neuroni, quelli veri, sono molto più affascinanti di così.
Nella realtà le cellule del cervello hanno molte forme differenti, funzionali a scopi diversi. Richard Wingate ne analizza dieci (e mezzo), come fossero altrettante specie di alberi in una foresta. Ognuna di loro svolge un ruolo particolare e per ciascuna di esse il libro racconta le storie degli scienziati che l’hanno studiata e delle scoperte che sono state fatte per via.
In questo viaggio affascinante, fatto di microscopi e fantasiose colorazioni istologiche, di molti disegni e di non poche ipotesi ardite, incontriamo anche molta Italia. A partire da Camillo Golgi e la sua «macchia nera» – la reazione chimica che per prima permise di visualizzare i neuroni, fino a quel momento inafferrabili al microscopio –, per approdare a più riprese sul Golfo di Napoli, in quella Stazione Zoologica che per molto tempo fu uno dei centri mondiali più avanzati dello studio del cervello, grazie a scienziati di primo piano come Eduardo Caianiello ed Enrico Sereni, e ai molti ospiti internazionali che frequentarono quelle stanze.
Ma soprattutto, questo libro celebra la figura ineludibile di Santiago Ramón y Cajal, il vero pioniere delle neuroscienze, l’uomo al quale si deve la svolta fondamentale che ha spianato la strada alla risoluzione di molti (benché non tutti) degli intricati misteri del cervello.
Solo che non è così. O meglio, si tratta di una semplificazione didattica, che a sua volta ha una storia precisa, ben raccontata in questo libro. Il «neurone tipo» è un’astrazione, utile a capire come funzionano a grandi linee le cellule del nostro cervello, ma i neuroni, quelli veri, sono molto più affascinanti di così.
Nella realtà le cellule del cervello hanno molte forme differenti, funzionali a scopi diversi. Richard Wingate ne analizza dieci (e mezzo), come fossero altrettante specie di alberi in una foresta. Ognuna di loro svolge un ruolo particolare e per ciascuna di esse il libro racconta le storie degli scienziati che l’hanno studiata e delle scoperte che sono state fatte per via.
In questo viaggio affascinante, fatto di microscopi e fantasiose colorazioni istologiche, di molti disegni e di non poche ipotesi ardite, incontriamo anche molta Italia. A partire da Camillo Golgi e la sua «macchia nera» – la reazione chimica che per prima permise di visualizzare i neuroni, fino a quel momento inafferrabili al microscopio –, per approdare a più riprese sul Golfo di Napoli, in quella Stazione Zoologica che per molto tempo fu uno dei centri mondiali più avanzati dello studio del cervello, grazie a scienziati di primo piano come Eduardo Caianiello ed Enrico Sereni, e ai molti ospiti internazionali che frequentarono quelle stanze.
Ma soprattutto, questo libro celebra la figura ineludibile di Santiago Ramón y Cajal, il vero pioniere delle neuroscienze, l’uomo al quale si deve la svolta fondamentale che ha spianato la strada alla risoluzione di molti (benché non tutti) degli intricati misteri del cervello.
Autore
Richard Wingate
Disciplina
Editore
Anno di pubblicazione
2023
Traduzioni
Tradotto in:
Italiano
Da:
Bollati Boringhieri
(2023)
Con il titolo:
Storia del cervello in 10 cellule e mezzo
Editori associati (tassonomia)