Verde brillante
Verde brillante è un libro rigoroso e ameno che spiega i segreti della neurobiologia vegetale, spazzando via stereotipi e luoghi comuni: le piante sono tutt’altro che organismi inferiori.
Le piante sono esseri intelligenti? Partendo da questa semplice domanda Stefano Mancuso e Alessandra Viola conducono il lettore in un inconsueto e affascinante viaggio intorno al mondo vegetale. In generale, le piante potrebbero benissimo vivere senza di noi. Noi invece senza di loro ci estingueremmo in breve tempo. Eppure persino nella nostra lingua, e in quasi tutte le altre, espressioni come ''vegetare'' o ''essere un vegetale'' sono passate a indicare condizioni di vita ridotte ai minimi termini. ''Vegetale a chi?''... Se le piante potessero parlare, forse sarebbe questa una delle prime domande che ci farebbero.
Le piante possiedono tutti e cinque i sensi dei quali è dotato l’uomo: vista, udito, tatto, gusto e olfatto. Ognuno sviluppato in modo «vegetale», s’intende, ma non per questo meno affidabile. È dunque lecito pensare che da questo punto di vista siano simili a noi? Tutt’altro: esse sono estremamente più sensibili e, oltre ai nostri cinque sensi, ne possiedono almeno un’altra quindicina. Per esempio, sentono e calcolano la gravità, i campi elettromagnetici, l’umidità e sono in grado di analizzare numerosi gradienti chimici.