Il museo degli errori
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Da trent’anni un uomo guarda un quadro del museo di Vienna per scovare l’errore fatale che sigla necessariamente ogni opera d’arte. La sua contemplazione ossessiva viene osservata da un amico, mentre i loro sguardi cadono nel campo visivo del custode del museo. Questo è il plot di uno dei più bei romanzi di Thomas Bernhard (1931-1989), Antichi Maestri. Commedia (1986), opera tarda e testamentaria, che l’autrice esamina per individuarne la struttura nascosta. Il libro analizza la geometria di sguardi al centro della vicenda, riconducendola a quella costruzione della scrittura su tre punti prospettici, che sigla la narrazione bernhardiana. Intorno all’occhio che ricerca il fallimento si delineano i rapporti di forza tra esistenza e morte, amore e odio, artificio e natura, verità e menzogna, commedia e tragedia.