Daughters of Alchemy

Women and Scientific Culture in Early Modern Italy

«L’oro che sta nelle miniere ascoso / non manca d’esser or, benché sepolto / e quando è tratto e se ne fa lavoro / è così ricco e bel come l’altro oro». Con questa immagine, nel 1581, la veneziana Moderata Fonte alludeva alle inespresse potenzialità femminili, paragonandole a un «oro sepolto» che attendeva solo d’essere scoperto. Il testo si ripromette un obiettivo simile prendendo in esame le opere di alcune intellettuali italiane della prima età moderna: dagli Experimenti di Caterina Sforza (figura straordinaria che destò l’ammirazione dell’ambasciatore Niccolò Machiavelli) al ‘libro di segreti’ di Isabella Cortese e alle opere protofemministe di Lucrezia Marinella, dalle Lettere di philosophia naturale di Camilla Erculiani alla corrispondenza tra Margherita Sarrocchi e Galileo, Meredith Ray ha sondato il panorama della cultura scientifica italiana tra ’500 e ’600 per riscoprire l’importante contributo fornito ad esso dal pensiero delle donne.

Autore
Meredith K. Ray
Disciplina
Anno di pubblicazione
2015
Traduzioni
Tradotto in:
Italian
Con il titolo:
Figlie dell'alchimia