Analisi dell'esperienza comune
In quest'opera Giuseppe Capograssi attua per la prima volta il suo metodo di attenzione al mondo concreto degli individui, esplicitandone al contempo la necessità di appoggiarsi alla richiesta husserliana di tornare alle cose; la sua domanda iniziale è molto semplice: in cosa consiste l'esperienza che ciascuno prova in vista di realizzare in sé e con gli altri una vita propriamente umana? L'opera critica a questo riguardo i limiti delle filosofie sistematiche che privano le cose della ricchezza e della varietà concrete dell'esistenza. Come scrive Opocher: "La sua filosofia nasce dalla sua capacità straordinaria di tenersi non più al di sopra ma al cuore della storia degli uomini".
In questo libro pionieristico si trovano descritti in modo decisivo i legami che l'esperienza intrattiene col diritto, la legge etica, la legge morale, lo Stato - con tutto quello che trattiene gli uomini al contempo in coerenza con le aspirazioni della coscienza e di fronte al male che ostacola l'azione del suo principio. Questa analisi proietta una nuova luce sui dati concreti attraverso i quali l'uomo cerca di realizzare la propria umanità; tra di essi, l'esperienza giuridica, della quale l'autore chiarisce le dimensioni in pagine essenziali sul contratto, la proprietà o il giudizio.